Sede Banca Carige, Corso Italia, 10 - Savona
2 ottobre, ore 10-17.30 su prenotazione
Ricordare Farfa non è facile, vista la sua poliedrica attività.
Farfa, pseudonimo di Vittorio Osvaldo Tommasini, nacque a Trieste nel 1881 e morì a Sanremo nel 1964.
A Savona visse dal 1929 al 1960, facendo sempre e solo l’artista, lo sperimentatore di materiali. Tenne rapporti epistolari con il Mondo della Cultura e prese parte a numerose mostre in Italia e all’estero.
Questa esposizione vuole mettere in luce l’attivismo di Farfa: poeta, cartopittore, fotografo, ideatore di ricette di cucina futuriste, di modelli per abiti femminili, ceramista, scrittore di canzoni e testi teatrali, polemista. Luigi (Gigi) Caldanzano, Acquaviva, Nicolay Diulgheroff, Pippo Oriani, Ugo Pozzo, Ciotti e Jorn sono presenti con alcune loro opere per dare conto dei legami che Farfa seppe far nascere da Torino, dove visse dal 1919 al 1929, a Savona, a Milano, e grazie a Jorn e Baj in tutto il mondo, dove è noto e presente in numerosi Musei e Archivi: dal Moma di N.Y. al Museo Jorn a Silkeborg (Danimarca), al Mart di Rovereto, per citarne alcuni.
Farfa ad esempio instaurò un rapporto sodale col pittore Gigi Caldanzano che lo andava a trovare nella sua abitazione in via Istria 1 A dove la cucina si trasformava nell'atelier d'arte di Farfa. Amando molto il sole e la luce, ma avendo una abitazione piccola e buia, Farfa si fece dipingere da un imbianchino un "sole finto" che dal soffitto di tale stanza faceva scendere i suoi raggi gialli fino sul tavolo che si trasformava a volte in scrittoio, altre in studio del pittore con le molteplici carte colorate, ritagliate a mano o con le forbici, per creare le "cartopitture".
La mostra è collegata al libro di Silvia Bottaro, Vite di Farfa, che verrà omaggiato ai visitatori, per offrire l’occasione di riflettere sulla capacità creativa di Farfa, sempre rimasto bambino e con una grande fantasia - lui "Milionario della Fantasia"- e curiosità per il Bello della vita, della natura che ci circonda. Un Artista da conoscere, ancora, meglio perché davvero ricco di spunti quanto mai moderni e contemporanei. "Farfaista" per tutta la sua vita!